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GOOD BYE MOTHER
Goodbye Mother è la continuazione poetica e performativa del lavoro iniziato con Air Shapes, questo, come già detto, è il seme per quello che puoi inizierò a considerare e pensare come “Autoritratti Resilienti” (vedi qui), è un lavoro profondamente nato durante la mia residenza in Malta (2014-2019).
Ho iniziato a indagare quale fosse la mia condizione di uomo e artista migrante e la diaspora e lo spaesamento che da esso ne deriva, è stata l'occasione per spostare le mie performance digitali da contesti completamente inseriti nella natura in contesti urbani. Una sorta di ricerca dell'altro, non come altro da me ma parte del mio essere, del mio pensiero e delle mie azioni che sempre più si sono radicati in discorsi sociali e politici, intesi questi ultimi, nella radice greca del suo significante, “polis”, ciò che è inerente alla città.
Studio per Good Bye Mother, azioni in vari luoghi di Malta, 2015
Eternal Present (2017) Video Performance Digitale, 1'11", monocanale, agita in Malta in Saint Thomas Bay (14102016).
Le mie “azioni” sono un atto creativo e un tentativo di informare la coscienza collettiva che un diverso modo di vivere, sentire la vita è possibile...
Sto immobile lasciando che il fazzoletto che sorreggo in alto oscilli liberamente assumendo le forme che l’aria gli dona, sono lì in quella dimensione spazio temporale, respiro, il mio cuore scandisce il tempo … sto semplicemente lì in quell’esatto momento del segmento temporale e spaziale, lascio che tutto ciò che deve accadere accade, non desidero altro...
Cerco di affermare la mia esistenza davanti ad un mare il Mediterraneo, quello di Malta, che ha tanto da raccontarci del suo passato e del suo divenire, e testimone di ardue navigazioni antiche e contemporanee, le stesse onde che si infrangono sulla scogliera sembrano un respiro … un movimento oscillante tra quello che può essere e quello che è stato …
Allora decido di estrarre un campione della mia azione e dilatarla nel tempo, rallentandola, in modo che invisibili istanti possano divenire visibili…
Ma in fondo che cosa è l’immagine in movimento se non una serie di infinite istantanee, di infiniti istanti congelati nel presente, che fluiscono incessantemente l’uno nell’altro. L’immagine video quindi è essa stessa in un eterno presente scorrendo da un passato verso un futuro passando dal presente... cosa accade se essa stessa e vista nel flusso contrario da un futuro passando dal presente andando verso il passato?
E cosa accade se queste due sequenze temporali vengono viste contemporaneamente e sovrapposte digitalmente?
Forse un’ipotesi di “Eterno Presente”
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