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AUTORITRATTI RESILIENTI
o delle azioni di (re)esistenza
Tutto si evolve continuamente e in qualche misura emigra, lasciando il territorio d'origine per stabilirsi in un'altro. Anche il fare dell'arte, i concetti espressi, i nomi dati ai progetti possono cambiare, essere ripensati fuori dall'immobilismo e dalla monoliticità del pensiero assodato.
Così l'azione di ostentare il fazzoletto, prima in Air Shapes poi in Goodbye Mother e nel processo esistenziale dello scorrere del tempo vissuto, mi appare naturale la sua migrazione in un contesto che è il prolungamento dei primi, che amo chiamare Autoritratti Resilienti.
Ogni autoritratto è un "incontro" con oggetti, pensieri, immagini, luoghi che diventano atti di (re)esistenza all'interno del mio personale vissuto qutidiano.
(...)La serie di azioni di Good bye Mother possono rappresentare gesti di saluto o anche semplici gesti di sostenere il fazzoletto.
L'azione dell'artista è in effetti una ricerca di una potente immagine lirica che può rendere visibile l'aria, permettendo all'aria di rivelarsi attraverso le forme che essa modella nel fazzoletto. (...)
"Non sono inattivo: sono qui" si inserisce in questo progetto artistico insieme alla ricerca di specifici luoghi. Essendo lui stesso un migrante, in un mondo in cui l'artista è spesso emarginato, Calì sa come le condizioni di lavoro creative si deteriorano considerevolmente quando l'artista è anche un migrante.
In "Non sono inattivo: sono qui", Calì si esibisce di nuovo immobile, rendendo l'arte così come esprime la frustrazione per non essere in grado di perseguire il progetto artistico. Abbracciando il suo presente personale e la storia collettiva, Calì attira lo spettatore nel ricordo e nell'affermazione che “non sono inattivo; sono qui“ infatti dichiara.
Estratto da un testo di Renata Summo O'Connell, Curatrice
(Un)confortable Portrait.
2018. 50x50x5 cm.
Stampa digitale e acrilico color oro su tela.
Opera tratta dall'omonima performance digitale, con quest'ultma intendo un processo che trasporta la mera documentazione in opera d'arte compiuta in sè, performance che non si conclude nell'azione ma nella sua fase creativa di post produzione digitale.
(Un)confortable Portrait. Digital Performance.
Agita in Malta, 08012017.
Versione definitiva 26052020, edizione firmata, numerata e certificata.
Eostre Azione. Digital Performance.
Agita in Malta, 23042017
Versione definitiva 19052020, edizione firmata, numerata e certificata.
https://it.wikipedia.org/wiki/Eostre
https://it.wikipedia.org/wiki/Uovo_di_Pasqua
https://it.wikipedia.org/wiki/Uovo_cosmico
Non di solo pane si vive I.
Digital Performance. Agita in Malta 01052017.
Versione definitiva 27052020
Edizione firmata, numerata e certificata.
Non di solo pane si vive II.
Digital Performance. Agita in Malta 01052017.
Versione definitiva 26052020
Edizione firmata, numerata e certificata.
Non di solo pane si vive III.
Digital Performance. Agita in Malta 01052017.
Versione definitiva 01052020
Edizione firmata, numerata e certificata.
NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO
Mi chiedo se le parole di uno dei primi “socialisti” nella storia dell'umanità, continuano a tutt'oggi ad essere valide.
Continuiamo dopo duemila anni a basare il nostro bene-essere espressamente sui beni materiali, che per ottenerli ci costringiamo e accettiamo condizioni di vita ed esistenziali e soprattutto lavorative che nella maggior parte dei casi ci stremano... nelle società americane è usuale dire: lavora duro e godi molto (work hard, play hard). Questa affermazione è veramente valida è quello che ognuno di noi desidera? O la vita è non solo godimento delle nostre fatiche lavorative ma spendere del tempo per “nutrire la nostra anima” con qualsiasi voglia attività, che non sia il mero lavoro?
Il "lavoro è una prigione".
Da questa performance sono nate le riflessioni intorno al progetto "dacci oggi il nostro pane quotidiano"
Proudly I serve
Digital Performance. Agita in Belgrado 29062019
Versione definitiva 29052020
Edizione firmata, numerata e certificata.
Fotografia di Andreja Agrez
In uno dei suoi viaggi di lavoro negli States la mia compagna mi mandò un'immagne di un bicchiere di asporto per il caffè con su scritto orgogliosamente noi serviamo. Illuminante! Ma cosa serviamo veramente? Dove va a finire e cosa e chi alimenta il nostro lavoro quotidiano?
Religiosa Laicità
Digital Perfomance. Agita in Venezia 21072019
Versione definitiva 25042020
Edizione firmata, numerata e certificata.
Fotografia di Andreja Agrez
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]
(http://www.treccani.it/vocabolario/religione)
Non sono mai stato interessato ad “un'arte politica”, anzi ne rifiutavo fermamente l'idea, ma come ogni cosa che si rigetta in realtà è qualcosa alla quale la nostra anima ci chiede di porre attenzione.
Il mio fare dell'arte nasce principalmente dal mio vissuto come uomo, non credo che ci sia differenza tra arte e vita ma le due cose anzi si compene-trano, si interscambiano continuamente, così nel procedere dell'arte e della vita ho scoperto che in realtà l'arte è politica!
Politica nel senso dell'etimologia del termine greco - (…) ciò che appartiene alla dimensione della vita comune, ossia della città e dei suoi cittadini -. (L'Arte è Vita Cosciente, afferma Garry Hill)
Aquileia action, la natura si riprende i suoi figli
Digital Performance, 25082019
Versione definitiva 26052020
Edizione firmata, numerata e certificata.
Fotografia di Andreja Agrez.
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